L’Associazione
Perché l’arte degli speziali
Perché l’arte degli speziali
Nata con la volontà di diffondere la conoscenza e la cultura nell’ambito delle spezie, l’Associazione si rifà ai principi di solidarietà e di etica del lavoro che ispirarono gli artigiani operanti nel rione della Pantera nei secoli passati, ed ha tra i propri scopi la promozione della cultura, dell’arte e della scienza; l’utilità sociale e socio-sanitaria; la promozione e valorizzazione del territorio e dei beni culturali.
L’Associazione si impegna, dunque, nell’organizzazione di iniziative ed eventi che valorizzino e sviluppino lo studio e la promozione delle spezie in ogni ambito culturale, artistico e scientifico, al fine di realizzare una classificazione permanente, cartacea ed informatica, che ne favorisca e diffonda la conoscenza.
L’Arte delle Spezie fu incentivata a Siena sin dal suo sorgere, grazie al crocevia di cultura e diversità rappresentato dal territorio di Stalloreggi, tappa essenziale nel cammino dei pellegrini che a nord si dirigevano verso Santiago de Compostela e verso sud a Roma, o addirittura a Gerusalemme, lungo la via Francigena. Qui iniziarono, dunque, ad essere praticati l’uso e la conoscenza delle spezie, tanto che – quando il territorio venne assegnato col Bando del 13 settembre 1729 dalla Governatrice dello Stato senese, alla Contrada della Pantera – questa riconobbe l’Arte delle spezie come Corporazione.
Già dal XIII Secolo la Contrada della Pantera intratteneva rapporti con mercanti lucchesi come riferito da Girolamo Gigli nel Diario Sanese: dopo la solenne pace del 1261 e la nuova alleanza si infittirono i rapporti commerciali ed arrivarono in grande quantità soprattutto i ricchi mercanti di spezie che portarono le loro merci a Siena, attraverso il porto di Talamone, più sicuro rispetto a Pisa e Livorno. Si stabilirono principalmente nella Contrada di Stalloreggi.
Nel 1355 fu proprio l’Arte degli speziali della Repubblica di Siena a dettare il primo ordinamento severo per chi volesse esercitare la professione di Maestro speziale e condurre una spezieria.
Il progetto ‘Il Cortile delle Spezie’ si prefigge di promuovere l’uso delle spezie in ambito culinario, diffondendone la conoscenza a cominciare da una ricerca storica del loro uso nelle varie culture, per tramutarla in una riscoperta moderna e attualizzata, in linea con le tendenze della cucina contemporanea e con le indicazioni dei nutrizionisti che sempre più spesso ne raccomandano l’uso, al fine di limitare il consumo del sale.
Per i grandi chef occidentali, infatti, le spezie rappresentato una moderna apertura culturale oltre che la possibilità di sperimentare, giocando sulle variazioni di sapori ed aromi che si fondono con semplicità su prodotti naturali di qualità.
E’ rivolto agli studenti delle classi V degli Istituti Superiori Alberghieri della provincia di Siena o, comunque, della regione Toscana. A scuola i ragazzi partecipano a lezioni su storia e caratteristiche, chimiche ed organolettiche, delle spezie per poi creare e presentare ai docenti ricette per la preparazione di vivande e/o bevande.
Dopo questa prima fase, i migliori 10 studenti parteciperanno alla fase finale dove prepareranno il piatto o la bevanda creati documentandosi sulle spezie usate (caratteristiche organolettiche, provenienza, purezza, ecc) e saranno giudicati da una giuria di specialisti, presente durante la preparazioni in modo da valutare anche la professionalità raggiunta dai giovani.